E’ possibile
“regredire” per “evolvere”?
Se per regredire si intende ritrovare il contatto con la natura e
con la propria anima, la risposta è sì.
Esiste un posto al mondo dove gli uomini vivono in comunione gli
con gli altri, aiutandosi reciprocamente e crescendo spiritualmente , nel
rispetto della natura e degli spiriti che la permeano.
Questo luogo magico e affascinante si trova in Scozia, ed è la comunità
di Findhorn, da più di cinquant’anni esempio
mondiale di eco sostenibilità, spiritualità e riscoperta di una dimensione
sacra del lavoro e della vita
Era il 1962 quando Peter ed Eileen Caddy insieme ai loro tre figli
e alla segretaria Doroty Maclean rimasero senza lavoro, e siccome gestivano un
albergo, oltre al lavoro persero anche la casa. Decisero così che l’unica cosa
da fare in attesa di trovare un nuovo lavoro fosse trasferirsi nel campeggio
della baia di Findhorn dove avevano lasciato una vecchia roulotte.
Il tempo passava ma di un nuovo lavoro nemmeno l’ombra. Sembrava
che l’Universo stesse architettando tutto per permettere loro di creare
qualcosa di incredibile, che avrebbe ispirato nel tempo migliaia di persone in
tutto il mondo e condotto l’umanità verso il risveglio della coscienza e il recupero
di un profondo rapporto con la natura.
Per risparmiare decisero di coltivare un orticello. L’impresa poteva
sembrare impossibile allora perché il terreno in quella zona era costituito da
sabbia, sassi e abitato da insetti e animali che rendevano veramente difficile
la crescita degli ortaggi. Ma per loro fu diverso, perché non erano soli.
Durante le varie meditazioni a cui si dedicavano giornalmente,
ricevettero indicazioni precise su come coltivare il terreno rispettando la
natura da “voci” che furono attribuite da Doroty MacLean ai Deva, spiriti della
natura che li guidarono a creare uno dei giardini più famosi e rigogliosi al
mondo. Consigli semplici eppure efficaci su come coltivare il terreno, come
concimarlo con alghe di mare, cenere di frassino e sfruttare gli stessi insetti
che inizialmente potevano sembrare un ostacolo. I risultati non tardarono a
mostrasi.
Su questo terreno impossibile da coltivare iniziarono a crescere
ortaggi di dimensioni mai viste, come cavoli rossi di 15/20 chili, broccoli
enormi, rose che crescevano anche sotto la neve, fiori di tutte le specie e
sempre più grandi del normale. I primi ad accorrere per vedere il prodigio
furono gli abitanti dei dintorni, ma ben presto si unirono a loro anche esperti
pedologi, che non credendo ai loro occhi decisero di analizzare campioni di terreno
per capire come fosse possibile un risultato così incredibile.
Con grande
stupore scoprirono che la terra era perfettamente bilanciata e priva di
qualsiasi componente chimico o artificiale. Accorsero allora giornalisti, TV e
l’orticello di Findhorn si affacciò al mondo.
Ma la domanda che tutti si ponevano era: “Come
avevano fatto?”
Con l’unico ingrediente capace di
rendere speciale ogni cosa: l’Amore.
Ed è ancora questo il principio che guida la comunità di Findhorn
da più di cinquant’anni, amore e comunicazione con la Natura e un ascolto
profondo di quella voce interiore che sa cosa è giusto fare e cosa è meglio per
noi.
Lo scopo dell’orto era quello di creare una comunità educativa che
vivesse in armonia col tutto e imparasse ad ascoltare la propria intuizione e i
messaggi che l’Universo, Dio, chiamatelo come volete, aveva in serbo per loro e
per tutti noi.
Se era stato possibile far
fiorire fiori e ortaggi in quel luogo impervio, si poteva far fiorire anche gli
uomini, e portarli alla consapevolezza che dentro di loro c’era qualcosa che
valeva la pena coltivare sempre.
E oggi,dopo più di cinquant'anni, Findhorn è forse una delle
comunità educative e spirituali più note al mondo, e uno degli esempi più
riusciti di eco villaggio, dove sostenibilità ambientale, sociale ed economica camminano
di pari passo con lo sviluppo del potenziale umano e la salvaguardia del
Pianeta terra.
I cittadini, per esempio, usano solo vetture elettriche, producono
energia grazie a pale eoliche o pannelli solari, purificano l’acqua attraverso
un sistema biologico di trattamento dei liquidi. Inoltre i cento edifici in cui
vivono gli abitanti sono realizzati con materiali naturali come legno, sughero,
pietra e mattoni.
Ci sono anche una serie di case costruite con vecchie botti di
whisky gentilmente donate da distillerie locali. Se non è recupero questo?!
Findhorn’ una comunità spirituale aconfessionale, dove tutti sono
accolti con grande libertà e rispetto, senza nessuna costrizione o
manipolazione e che si fonda su tre principi: lavorare seguendo la propria voce
interiore; lavorare con Amore ( il
lavoro è considerato amore in azione);
lavorare in collaborazione con la natura. Ognuno partecipa a un’attività giornaliera
utile per la comunità, che può essere aiutare in cucina, nell’orto, fare le
pulizie, e così via.
A Findhorn viene condivisa l’idea che l’umanità sia impegnata in un
processo di evoluzione della coscienza che genera civilizzazione e una cultura
planetaria impregnata di valori spirituali.
E’ per questo che i loro seminari
sono un riflesso della ricerca della sacralità in ogni aspetto della vita,
creando nuovi modi di interazione tra lavoro, vita, ambiente e dialogo
interiore, in un clima di onestà e amore.
La grande lezione della comunità e’
lo spirito di Comunione, cioè di comune unione, che porta a stare insieme in modo
diverso, favorendo una profonda comprensione del rapporto con gli altri e con
ciò che ci circonda.
La comunità oggi conta circa cinquecento membri fissi, ma è
visitata da persone provenienti da tutto il mondo, che decidono per periodi più
o meno lunghi di entrare in questo luogo magico dove ciò di cui tutti parlano
esiste già da molto tempo.
Quando si va a Findhorn per la prima volta si partecipa a un
programma iniziale che si chiama “Settimana
di Esperienza”, ed è il modo ideale per scoprire questa splendida realtà,
che invita a lasciar andare i propri limiti, aprirsi all’Amore e diventare il
cambiamento che vorremmo vedere nel mondo. Questo periodo di tempo offre l’opportunità
di sperimentare i principi su cui si basa la comunità e partecipare a tutte le
attività della fondazione, come meditazioni, danze sacre, passeggiate nella
natura, lavoro in uno dei vari settori della comunità e condivisioni di gruppo.
A Findhorn le persone non sono
numeri. Pensate
che quando si fa domanda per la settimana di esperienza, viene richiesta da
parte della Fondazione una lettera di presentazione che parli di noi, e questo
non solo per farci conoscere un po’ in anticipo, ma per permettere loro di preparare
il giusto programma per noi.
Non viene certo richiesto un curriculum vitae, ma una panoramica
onesta e semplice della nostra vita : le scelte di vita che abbiamo fatto, le
persone importanti per noi, ciò che ci ispira, le sfide, i desideri, e perché abbiamo
deciso di partecipare a questa esperienza.
La comunità non è un ente
con fini di lucro, e si sostiene attraverso le donazioni.
Inoltre i prezzi per
partecipare alla settimana di esperienza o ai seminari e programmi vari variano
in base alle risorse economiche.
Questo significa che a seconda delle
possibilità economiche viene chiesto di scegliere in coscienza quale cifra si
vuole pagare, tenendo conto che la cifra più bassa copre appena le spese del
programma e dell’ospitalità completa. La cifra media è quella reale del corso e
quella più alta permette si di partecipare che di sostenere i partecipanti con
maggiori difficoltà.
A Findhorn, infatti, esiste un fondo di aiuto finanziario per chi vive
in difficoltà economiche ma vorrebbe comunque fare questa esperienza, e da
diverso tempo, ormai, si lavora sul concetto di dono (che è diverso da quello di solidarietà) come forma di
supporto agli altri.
Ho riflettuto molto su questo loro punto di vista, e per quanto
sottile credo che una differenza ci sia davvero. Secondo me, la solidarietà,
per quanto nobile e benedetta, parte da un presupposto di compassione verso gli
altri, di desiderio di aiutare e alleggerire le difficoltà della vita. Il dono,
invece, ha come presupposto l’Amore, il desiderio di condividere una gioia con
un’altra persona. E’ un concetto più elevato che riguarda lo sviluppo di una
nuova coscienza umanitaria.
In un’epoca in cui tutti parlano
di eco sostenibilità, salto quantico, nuova coscienza e chi più ne ha più ne metta,
c’è chi alle parole ha sostituito i fatti,
e lo ha fatto mezzo secolo fa, continuando a credere e a diffondere nel mondo
una reale alternativa alle condizioni di vita attuali.
“Findhorn è come una serra, dove
si può crescere psicologicamente e spiritualmente in poco tempo, perché qui
avvengono grandi cambiamenti interiori. Quando si torna in mezzo al mondo
si è fortificati e pronti a ricominciare la propria vita in modo più
consapevole” (Peter Caddy)
Con profonda gratitudine …
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