mercoledì 14 agosto 2019

La parola di oggi è "Coscienza"



La parola di oggi è COSCIENZA, quella che sempre più persone  sembrano aver perso.

In questi giorni mi sono chiesta spesso :"Ma dove siamo finiti? Com'è possibile che l'umanità sia caduta così in basso? Dove sono finiti quei valori che definiscono Umano il genere a cui apparteniamo?".

Qualche giorno ho letto un fatto di cronaca che mi ha gelata, e che condivido con voi solo per capire cosa stia succedendo nel mondo.


Un ragazzo di venticinque anni stava rientrando a casa in bicicletta, quando un'auto lo ha colpito in pieno facendolo volare sul marciapiede. Il conducente, che si è poi scoperto essere una ragazza di ventotto anni positiva all'alcol e ai cannabinoidi si è fermata dopo cinquecento metri solo per togliere la bicicletta che era rimasta incastrata sotto la sua auto, lasciando il ragazzo a terra privo di soccorso. E se n'è andata.

Avete capito bene, se n'è andata, e il ragazzo, abbandonato sul ciglio della strada è morto.
Era un figlio, un amico, un fratello, forse un fidanzato, ma era soprattutto un essere umano. Come si fa a non avere un minimo di coscienza, se non per fermarsi almeno per chiamare subito qualcuno che potesse aiutarlo?
Come si fa a scappare sapendo di aver deciso unilateralmente della vita di una persona senza il benché minimo senso di colpa o ripensamento?
Siamo caduti così in basso? Cosa sta succedendo al genere umano?

Abbiamo barattato la nostra coscienza e nostri valori per cosa? Per il successo e il dio denaro? Per il "ti fotto io prima che lo faccia tu?" Per una libertà che in realtà è una schiavitù col vestito della domenica?

Possibile che nessuno si fermi più a riflettere su niente? Che si rimanga sconcertati delle cose il primo giorno poi tutto nel dimenticatoio e si va avanti senza aver imparato niente ?

Il genere umano sta regredendo alla velocità della luce, la tecnologia ha fagocitato le nostre coscienze e i nostri valori, una parte dell'umanità è a un punto di non ritorno, e l'altra sta arrancando per salvare il salvabile colpita però da ogni angolazione.

Andiamo avanti come automi, pianificando tutto senza vivere niente, credendo che libertà sia assenza di regole, invece di sapere che libertà è scegliere come comportarsi in un sistema regolato da valori e buon senso.

Distruggiamo la natura, emarginiamo la diversità, facciamo del male ai più deboli, ci fottiamo a vicenda perchè "mors tua vita mea", al posto della coscienza abbiamo i like e lasciamo morire i ragazzi sulle strade.

Svegliamoci prima che sia tardi, e per una volta nella storia dell'umanità, cazzo non salviamo Barabba!!