venerdì 2 dicembre 2016

La gente è tutta buona se la sai condire!!






Presa dal contesto in cui viene detta, non lascia presagire nulla di buono, visto che a proferirla è stato Annibal Lecter nel Silenzio degli Innocenti.

Per capirci, lui è quello che quando dice di avere un amico per cena tralascia il fatto che l’amico è anche la cena! 
Sono quei sottointesi che, a saperlo prima, uno magari ci pensa due volte prima di accettare, rimandando magari la partita di calcetto e acquistando anche un buon vino per accompagnare il cibo.
Guardata però da un’altra angolazione, questa frase si inserisce perfettamente nell’atmosfera buonista del clima natalizio. Natale porta sicuramente l’attenzione sulla necessità di un maggior ascolto e apertura verso gli altri, ma non compie nessuna magia se non ci mettiamo del nostro. 

Il famoso “Miracolo del Natale”dovrebbe essere un proposito che non rimane solo un’idea ma diventa azione dopo che le feste sono finite, e invece non fa in tempo a passare la befana che siamo di nuovo stronzi come prima. Lo stesso Babbo Natale è in terapia da anni ormai, non riesce a farsi una ragione del fatto che questo speciale momento dell’anno sia diventato solo la festa degli addobbi, dei regali, del tripudio di ogni tipo di leccornia e della falsità mascherata col sorriso.

“Auguri a te e famiglia”, e poi per i restanti 364 giorni dell’anno alla famiglia manco un saluto. La stessa cosa vale sui social. Centinaia di amici, auguri a tutti, e dal giorno dopo di nuovo nella conigliera.

Di cosa stiamo parlando? Quanto deve continuare questa farsa? Non è ora di fare basta?

Le persone sono molto meglio di quello che crediamo se cerchiamo un contatto reale  e sincero. Poi mica tutti sono la simpatia in persona, ma c’è del buono in ognuno e potenzialità che emergono se diamo loro la possibilità di venir fuori.

Cosa significa”condire una persona?”

Pensate a cosa succede quando condite un piatto, cosa fate? Aggiungete ingredienti per valorizzarne i sapori ed esaltarne il gusto. La stessa cosa vale con le persone. Se aggiungiamo ai rapporti che abbiamo i nostri migliori ingredienti, quella relazione assumerà un sapore diverso, e l’altra persona sarà portata a tirar fuori il meglio di sé per contribuire alla riuscita del “piatto”.

La gente è tutta buona se la sai condire.

Se sai valorizzare il buono che c’è negli altri, ti stupirai continuamente di quanto le persone siano in realtà diverse da come sembrano o da quello che fanno vedere.
A volte basta una parola gentile per abbattere muri, basta non fermarsi all’apparenza per scoprire che ci sono tesori nascosti dietro a porte che nessuno apre mai.

Diversi anni fa la posta nel mio condominio veniva consegnata da un postino che non rivolgeva la parola a nessuno, che rispondeva in maniera brusca e tutto sembrava tranne che simpatico. Un giorno mi chiede di scendere per firmare una raccomandata, col suo solito tono euforico da serial killer. Arrivo al cancello, era inverno e faceva un freddo cane. Gli dico allora dopo averlo salutato:
“Senta, non abbiamo ammazzato nessuno, venga in casa che le offro un caffè caldo. Mica vorrà che lo beva da sola?”
Incredibile ma vero: la sua espressione corrucciata si è sciolta in un sorriso, abbiamo bevuto il caffè, scambiato quattro chiacchiere e quando l’ho salutato e ringraziato per il suo lavoro, mi ha detto che nessuno era mai stato così gentile con lui, anzi. Le persone sono scorbutiche, maleducate e il suo atteggiamento era diventato uguale a quello degli individui con cui aveva a che fare ogni giorno.

Inutile dire che è stato il mio postino preferito per anni, fino a quando non è andato in pensione. E nel suo ultimo giorno di lavoro ci è venuto a salutare e si è pure commosso.

E ultima cosa, ma non certo per importanza, non era Natale.

Quindi direi di tirar fuori la valigetta con le spezie e iniziare a condire la nostra vita e quella delle persone che incontriamo con un po’ di estro e un briciolo di follia.

Buon week end Masterchef de noartri!!!


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