E
mentre sul canale musicale di Sky passa musica natalizia 24 ore su 24 e fuori
torna il sole dopo giornate cupe, umide e nebbiose, io mi sento felice, grata,
pienamente dentro questo momento, reso ancora più intenso dall’avvicinarsi del
Natale.
Si
dice che a Natale si è tutti più buoni, e forse un piccolo fondo di verità c’è.
Magari dura il tempo delle feste e poi si torna quelli di prima, ma almeno in
questo periodo si respira magia nell’aria e si ha la sensazione che le
richieste che si fanno col cuore abbiano una marcia in più per vedere la luce
ed avverarsi.
Sarà
questo il Miracolo del Natale? Una speranza che si credeva persa e che invece
in questi giorni torna ad ardere dentro di noi?
Sta
di fatto che mentre nel mondo si consumano guerre, violenze e tutto il peggio
che si può immaginare, ci sono piccole iniziative che fanno pensare che forse
il genere umano non ha proprio fallito del tutto, e che la speranza di un’umanità
più coesa e unita da un obiettivo comune che è vivere insieme collaborando
possa esistere ancora.
Come
tutte le grandi cose parte dai piccoli, dagli anonimi, dalla gente comune. Per
quanto si dica degli italiani, siamo un popolo con un grande cuore, e quello
che sto per raccontarvi lo dimostra.
C’è
un’usanza partenopea che si chiama il” Caffè sospeso”. Si entra un bar, e dopo
aver bevuto il caffè se ne lascia un altro pagato per un futuro cliente
bisognoso. Questa usanza viene condivisa anche in altre parti del mondo, dove
si lasciano colazioni pagate per chi ha bisogno ma non ha la possibilità di acquistarla.
Questo piccolo gesto di solidarietà è in realtà la dimostrazione che ogni
giorno nel cuore e nella mente delle persone c’è un pensiero per chi non è
altrettanto fortunato da potersi permettere una bevanda calda e un momento
ristoratore.
Non
c’è bisogno di gesti eclatanti per fare la differenza. Certo a natale ha tutto
un altro sapore, ma la vera magia è che succede tutto l’anno.
Ma
quest’anno c’è un’altra iniziativa che scalda il cuore e pone l’attenzione sui
veri protagonisti del Natale, i bambini, con i loro desideri e la luce negli
occhi in attesa del panciuto signore con la barba che in una sola notte porta i
regali ai bimbi di tutto il mondo.
Accanto
all’ormai famoso caffè sospeso, appare
il “giocattolo sospeso”, iniziativa del comune di Napoli per permettere a tutti
i bambini, soprattutto i meno fortunati, di mantenere viva dentro di loro quell’emozione
e curiosità che purtroppo,a causa di condizioni disagiate, a volte viene
soffocata.
Il
principio è lo stesso: si compra un giocattolo in uno dei punti che partecipa
all’iniziativa, e se ne lascia uno pagato per un bimbo “bisognoso”. Chi effettua
la donazione viene inserito in un “elenco dei benefattori” e per ritirare il
dono basta presentare un documento di identità valido.
C’è
chi potrebbe obiettare che l’iniziativa è volta anche a migliorare gli introiti
dei negozi partecipanti, e che non è necessario donare giocattoli nuovi ma
anche usati in buone condizioni, ed è vero, ma non è questo lo spirito dell’iniziativa,
almeno secondo me.
Mi
immagino la gioia di un genitore che entra in un negozio e ritira un gioco nuovo
per il suo amato figlio, gioco che magari non si sarebbe potuto permettere
altrimenti. E’ diverso dall’accontentarsi di qualcosa di semi nuovo pur in
ottime condizioni per mancanza di possibilità.
Forse è un balsamo per il cuore
e per la dignità sapere di poter regalare al proprio bambino qualcosa con cui
nessuno ha mai giocato, qualcosa per il quale lui sarà il primo e si sentirà
speciale.
Spendiamo
tanti soldi in stronzate, scusate il francesismo, che iniziative così semplici
eppure emotivamente così forti scaldano davvero il cuore e dovrebbero essere
proposte ovunque, perché ovunque ci sono bambini che credono in un sogno,che
hanno desideri e speranze che non andrebbero deluse, almeno a Natale.
Se
del consumismo non si può ormai più fare a meno, almeno che sia emotivamente
condiviso, e che la famosa frase “Auguri a e te e famiglia “abbia un senso
reale anche quando non sappiamo chi la riceverà.
Buon
Natale…tutti i giorni! :)
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