La
parola è il mezzo di comunicazione primario con cui l’essere umano trasmette
all’esterno pensieri, sensazioni e stati d’animo.
Una buona comunicazione ci
permette di esternare in ogni occasione e con la giusta modalità ciò che
pensiamo, cosa proviamo in una certa situazione e soprattutto ciò di cui
abbiamo bisogno.
Questo vale in ogni ambito della nostra vita, in famiglia, con
gli amici, nell’ambiente di lavoro, col nostro partner, con i nostri figli. Perché
una comunicazione sia efficace, tuttavia, deve essere libera da fattori
inquinanti come l’insicurezza, la paura, la collera o il dolore.
Il
nostro corpo manifesta questa difficoltà comunicativa con una serie di disturbi
che colpiscono proprio la gola, sede del quinto chakra che rappresenta proprio
la comunicazione.
Il
mal di gola è spesso associato alla paura di esprimersi o ad un’emozione di
collera repressa.
Può anche essere associato alla paura di essere criticati o
ridicolizzati, oppure di ferire qualcuno con le nostre parole. La faringite,
per esempio, può essere il disturbo di chi preferisce tacere piuttosto che
esternare tutto ciò che vorrebbe dire per paura di dire qualcosa di cui poi
potrebbe pentirsi. La perdita della voce, invece, si manifesta in genere dopo una forte emozione che si presenta
all’improvviso e ci lascia letteralmente “senza parole”. Può essere associata
alla paura, alla collera o al dolore.
La
nostra comunicazione può essere penalizzata dall’insicurezza e dal timore di
non essere all’altezza di sostenere il nostro punto di vista di fronte a persone
che, in un modo o nell’altro fanno crescere in noi la sensazione di non essere
abbastanza, abbastanza forti, abbastanza certi di chi siamo e di cosa vogliamo,
abbastanza innamorati di noi stessi da non aver paura di un rifiuto. Ecco che
scattano in questi frangesti una serie di meccanismi che vanno a inficiare la
nostra comunicazione, rendendola poco chiara, diretta e soprattutto poco
efficace. Il timore di essere abbandonate dall’uomo che amiamo (spesso più di
quanto amiamo noi stesse) ci impedisce di dire chiaramente ciò di cui abbiamo
davvero bisogno, rendendoci dipendenti da un’altra persona e in balia dei suoi
stati d’animo. La paura di essere
licenziate o di subire trattamenti ingiusti, ci impedisce di parlare chiaro col
nostro datore di lavoro esprimendo senza filtri le nostre difficoltà o
necessità, oppure il nostro punto di vista su una determinata questione. La paura di non essere amati dai nostri figli
ci impedisce spesso di spiegare loro che certe cose non si possono avere o che
non sempre si può fare ciò che desideriamo quando vogliamo, ma che c’è un tempo
per tutto. Oggi sembra quasi che dire NO a un figlio sia passibile di denuncia!
Una
buona comunicazione è la base per instaurare rapporti sani e paritari,
caratterizzati dall’ascolto e dal rispetto reciproco, dove non c’è spazio per
la manipolazione ma solo per una espressione trasparente e corretta di ciò che
pensiamo e crediamo giusti per noi.
Ci
sono alcuni rimedi vibrazionali che ci sostengono nel “parlare chiaro”. Vediamo
quali sono:
·
Volpe (Essenza
Animali Selvatici): aiuta a pensare in modo autonomo, a portare avanti le
p proprie decisioni e a potenziare il senso della propria autostima. Aiuta a
trovare la soluzione migliore nelle situazioni difficili e a svincolarsi dai
condizionamenti sociali per imboccare la
propria strada. Molto importante in tutte quelle fasi che necessitano di
fiducia nelle proprie scelte per coloro che al cospetto di persone assertive e
autoritarie si sentono la mente svuotata e non riescono a contattare la propria
autorità interiore;
·
Leone di
montagna
( Essenza Animali selvatici) utile
per coloro che si sentono deboli sia a livello fisico che emotivo, e che devono
rimanere allineati con la propria verità a dispetto dell’opinione altrui e di
qualsiasi distrazione interiore ed esteriore.
·
Tartaruga ( Essenza
Animali Selvatici), per chi si sente vulnerabile e troppo sensibile per
affrontare certe situazioni, persone o ambienti. Dona protezione psichica ed emozionale
nelle situazioni troppo intense, elimina la sensazione di minaccia e paura
dell’esterno e permette di esprimersi senza essere intimiditi dalla presenza
dell’altro.
·
Gazzella (Essenza
Animali selvatici) per affrontare la propria vulnerabilità e a scoprire la
propria forza sotto ogni debolezza.
·
Centaury (Fiore di
Bach) per chi dice sempre sì ed è sempre disponibile per tutti. La ragione che
soggiace a questo eccesso di presenza è la paura di non essere amato, che lo
spinge a non esprimere mai davvero ciò che desidera davvero.
·
Larch ( Fiore di
Bach) per chi manca di autostima, per chi si sente inferiore agli altri e non
all’altezza delle situazioni, facendosi così sopraffare dall’insicurezza.
·
Centaury (Fiore di
Bach) per chi si sente seduto sulla polveriera col timore di impazzire se perde
il controllo. In queste situazioni è facile trattenere anche le parole che
vorremmo dire, creando una pressione interna che potrebbe sfociare nel
malessere di cui abbiamo parlato all’inizio.
Comunicare
in maniera chiara e diretta non è facile. Alcuni nascono con questo talento,
altri lo imparano. La cosa certa è che un buon ascolto di sé e la giusta
attenzione ai messaggi che il nostro corpo ci dà ogni giorno, ci permette di
aggiustare il tiro per esprimere senza paura ciò che sentiamo e soprattutto ciò
che siamo.
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