E’
strano come un termine abbia allo stesso tempo un’accezione positiva e una
negativa. Resistere può significare non mollare nelle difficoltà certi che le
nostre fatiche saranno ricompensate, e allo stesso tempo significa anche
aggrapparsi con tutte le forze a qualcosa che non va bene per noi ma che ci
ostiniamo a volere.
E desistere vuol dire da un lato arrendersi perché non ci
si sente abbastanza forti o all’altezza delle situazioni, e magari convinti che
non raggiungeremo mai ciò che
desideriamo, e dall’altro invece significa diventare consapevoli che non ha
senso lottare contro i mulini a vento.
E’ sempre una questione di prospettiva e
di consapevolezza.
Non esiste una scelta migliore dell’altra, esiste solo
quello che in quel momento riusciamo a sopportare o no. Esiste solo il sentire
personale di fronte a una scelta dalla quale può dipendere un domino di
reazioni che a volte può cambiare la nostra vita.
Il serbatoio energetico da cui attingiamo la
nostra energia è sempre lo stesso, sia che cerchiamo forza e tenacia, sia che
approdiamo alla spiaggia della stanchezza e della disillusione.
Tutto
ciò che determina il nostro futuro dipende dalle scelte che facciamo ogni
giorno, piccole o grandi che siano.
Dalla nostra personale riserva di energia
attingiamo forza e coraggio per
affrontare le situazioni in cui crediamo davvero, in cui vediamo la possibilità
di essere felici, di migliorare la nostra vita, di essere persone migliori.
E
dalla stessa riserva attingiamo anche la
stanchezza, l’amarezza e la consapevolezza a volte che desistere e cambiare
strada è la soluzione migliore. Certo non sono mai scelte a costo zero, ma
nessuno ha detto che lo sarebbero state, e in ogni caso scegliere è l’unica
opzione che abbiamo.
Anche
l’insicurezza e il non sentirsi abbastanza ci portano a una scelta, quella di
mollare o a volte di non tentare nemmeno. Chi può dire cosa sia meglio? Magari
la nostra strada era un’altra, e il non averne intrapresa una che magari ci avrebbe fatto solo perder tempo
, anche se allettante, era la scelta migliore.
Altre volte è proprio la vita
che ci spinge a desistere, creando una tensione tale dentro di noi da non poter
fare diversamente. Siamo così cocciuti a volte da non capire quando è il
momento di lasciare andare, e così ci pensa qualcun altro a darci una mano.
Stanchezza,
malattia, frustrazione, rabbia, tristezza sono tutte emozioni che ci indicano
che una cosa non fa per noi, che non ci fa bene, che non porta nulla di buono
nella nostra vita. E allora perché continuare su quella strada, perché
consumarci così, per niente?
Non sarebbe forse meglio mollare la presa e
lasciare che la vita ci porti qualcosa di meglio, ci stupisca all’improvviso
come solo lei può fare?
Allo
stesso modo, quando qualcosa vale davvero la pena, ci ritroviamo ad avere una
forza che non pensavamo di avere, una tenacia a volte stupefacente anche per
noi stessi.
Quando teniamo duro nonostante tutto, quando ci riscopriamo così
forti da non credere, ancora pieni di quell’energia che farebbe scalare le
montagne dopo aver già percorso migliaia di chilometri, quello è il messaggio
che forse quella strada deve essere battuta ancora, che ha tanto da insegnarci,
a prescindere dal risultato.
Quando facciamo tutto quello in nostro potere,
quando non molliamo, quando ci guardiamo allo specchio rispettando
profondamente la persona che vediamo, significa che quella fatica, quel sudore,
quelle lacrime non sono andate sprecate. E allo stesso modo, quando molliamo
una situazione che ci ha consumati emotivamente o fisicamente, e lasciamo che
tutto si risolva da solo senza volerlo controllare, la persona che vediamo
riflessa nello specchio è la stessa , e avrà comunque il nostro rispetto e la
nostra ammirazione, perché lasciare andare a volte è molto più faticoso che
trattenere. Scegliere di far fare alla vita richiede un coraggio e una forza
d’animo sovrumana a volte, perché crediamo di aver fallito, di aver perso la
nostra partita ma non è così.
Semplicemente abbiamo scelto di dare alla vita
la possibilità di aiutarci, di offrirci una nuova opportunità, un’altra
avventura, il biglietto per un nuovo viaggio. E per quanta paura possiamo
avere, la vita ci stupisce sempre, ha molta più fantasia di noi.
Se
scegliere non è facile a volte, e il dubbio e l’insicurezza si impadroniscono
di noi, ci sono delle essenze che ci vengono in aiuto. Vediamole da vicino.
·
Gufo ( Essenza
Animali selvatici), per fare chiarezza dentro di noi, quando la confusione e
l’incertezza interiore non permettono di distinguere la nostra verità da quella
degli altri.
·
Oca canadese
( Essenza
Animali selvatici), per chi si sente disperso e non trova la propria via. Fa
capire quando è il momento di lasciarsi guidare e quando si deve prendere in
mano la situazione.
·
Foca (Essenza
Animali Selvatici), per muoversi con fluidità e grazia nella vita, lasciandosi
andare al corso naturale degli eventi, senza sforzarsi troppo e senza controllare
tutto. Aiuta a rilassarsi in attesa che i processi si sviluppino da soli.
·
Scleranthus (Fiore di Bach)quando si è indecisi fra due
possibilità. Anche dopo aver deciso , la controversia interiore continua, e talvolta succede che le
persone revochino decisioni già prese
dando così l’impressione di essere inaffidabili.
In
ogni caso anche nell’incapacità di prendere una posizione è insita una scelta.
Anche non scegliere avrà comunque delle conseguenze.
Buon
Viaggio..