In
una società in cui l’apparenza è più importante dell’essenza, l’immagine
corporea assume un’importanza cruciale sin dall’infanzia. Da sempre chi non è
fisicamente “in linea” suscita l’ilarità e spesso la crudeltà di chi rientra
nella cosiddetta “normalità”.
Che poi a
ben guardare cosa significa essere normali? Significa forse essere magri, vestirsi tutti uguali come un branco di pecore?
Avere tutti lo stesso taglio di capelli, essere alla moda? Cosa significa
davvero essere normali?
Quello che oggi
viene usato come un metodo per essere al top non è altro che il più banale
conformismo per non essere esclusi dal branco. A ben guardare però, è davvero
così importante e necessario l’accettazione di chi si ferma all’esteriorità
senza sentire la necessità di capire o scoprire chi ha davanti?
Purtroppo oggi
sì, e le nuove generazioni più delle altre sono costrette a scontrarsi con
questo muro di gomma che rimbalza l’autenticità a scapito del banalismo. A
volte mentre passeggio in centro e guardo gli adolescenti ma anche molti adulti
mi sembra di incontrare un esercito di replicanti, e mi sorge il dubbio che
forse abbiano anche gli stessi pensieri.
Oggi più che mai i bambini e gli adolescenti devono fare i conti con chi
sono, e se non sono supportati dalla famiglia o non hanno una buona autostima è
molto facile che cadano vittime di frustrazione, depressione e a volte disturbi
alimentari di non facile soluzione.
Infondere una sana sicurezza personale
dipende anche dai genitori, che devono educare i propri figli al rispetto di
sé, all’accettazione di come sono e che di fronte a un disagio sostengano i
figli con maturità per aiutarli a risolvere il problema, senza farli sentire
sbagliati o inferiori agli altri. L’aiuto e il sostegno vanno in prima analisi
indirizzati all’unicità di ognuno di noi, sin da piccoli.
Ripetere a un bambino
che è bello, intelligente, perfetto così com’è, correggere l’errore nel
comportamento e mai l’errore nella persona ( non mi piace questo comportamento
piuttosto che “sei stupido”), lo farà crescere sicuro, equilibrato, con una
chiara visione della differenza fra ciò che è e ciò che fa. E se l’aspetto
fisico non è proprio filiforme e il paragone con chi è stato baciato da madre
natura diventa a tratti fonte di sofferenza, sostenerli con la giusta attività sportiva, con
un’alimentazione sana (e non comoda perché abbiamo poco tempo).
Di fronte a un
disagio bisogna rispondere con l’ascolto e con la presenza, essendo per i
nostri figli il giusto supporto per spiccare il loro volo. In questo modo
saranno adulti equilibrati, sicuri di se stessi, capaci di affrontare un
problema partendo dalla certezza di essere giusti così come sono ma sempre
migliorabili.
Un
buon equilibrio emotivo si fonda sull’accettazione di sé, sulla certezza delle
proprie capacità e sulla sicurezza di essere amati a prescindere dall’aspetto
fisico o da ciò che si fa. Può sembrare scontato, ma non lo è, e se con un certo carattere si nasce, sicuri
di sé si diventa, affrontando i piccoli problemi quotidiani con serenità e
dedizione. Non è facile superare i propri limiti, ma è possibile.
In
natura ci sono alcuni rimedi vibrazionali che ci aiutano a vedere la nostra
bellezza personale, che è unica al mondo, proprio come ognuno di noi.
Importante è valorizzarla, non dimenticarla e farne il serbatoio di energia da
cui attingere forza nel momento del bisogno.
Vediamoli da vicino.
Cigno (Essenze
Animali Selvatici): per riconoscere, accettare e amplificare la propria
bellezza e la propria bontà, aiutandoci a vedere anche quella degli altri.
Aumenta l’autostima e permette di vivere la vita come un dono sacro e prezioso;
·
Pavone (Essenza
Animali selvatici): dona un senso di appagamento, completezza e integrità
interiori, rivendicando la propria autenticità e autorità. Aiuta inoltre a
sentirsi più sicuri, ad incrementare l’autostima e ad esprimere la propria
bellezza nel mondo.
·
Foca (Essenza
degli animali selvatici): grande maestra di un benessere spontaneo e
dell’azione compiuta senza sforzo, insegna a muoversi con fluidità grazia e
naturalezza, proiettando un’immagine positiva del proprio corpo con cui si
impara a convivere meglio. Dona inoltre sentimenti di dolcezza e innocenza,
aiutando a districarsi dalle problematiche per riuscire a godersi la vita.
·
Volpe ( Essenze
Animali Selvatici) per sviluppare autonomia di pensiero e il coraggio di
portare avanti le proprie decisioni, svincolandosi dai condizionamenti sociali
per poter imboccare la propria strada.
·
Larch (Fiore di
Bach) per ritrovare la propria autostima, quell’amor proprio che è il
mattoncino su sui costruire tutta la nostra personalità. Larch ci insegna che
noi valiamo a prescindere da ciò che gli altri pensano di noi, e che non esiste
superiorità o inferiorità ma solo diversità e diverse capacità di utilizzare il
proprio potenziali.
Forse
peccherò di presunzione o di un eccesso di autostima, ma non pensate sia
meraviglioso sapere che al mondo non c’è nessuno come noi?
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