E
dopo il telefono che limona, il robot che ciula, giusto per non farci
mancare niente.
Un
sondaggio su scala nazionale ha rivelato che il 50% delle donne è insoddisfatta
della sessualità all’interno delle relazioni. Ma dico io, c’era bisogno di scomodare un sondaggio nazionale? Bastava
andare dalla parrucchiera il sabato mattina per sapere che il sesso appagante
non abita lì.
E
la dice lunga sull’argomento l’aumento delle vendite dei sex toys, che potrebbero
sembrare appannaggio dei single e invece corrono in aiuto delle coppie, che
vuoi per noia, per imbarazzo, perché centrifugate dalla quotidianità o
semplicemente per pigrizia, vivono la sessualità con lo stesso brio che può
avere un bicchiere di acqua naturale.
Il
vero problema qui, amici uomini, è che la tecnologia viaggia a velocità
della luce per soddisfare i bisogni di possibili acquirenti e che a seconda
delle necessità emergono soluzioni ad
hoc che lasciano ben poco all’immaginazione. L’asticella si alza sempre di più e la competizione col mondo cibernetico è sempre più reale.
L’insoddisfazione
sessuale è un campanello di allarme estremamente importante all’interno delle relazioni e spesso e volentieri ne determina la fine. Ma cosa vogliono queste donne che
gli uomini di oggi non riescono a dare? Non tutti gli uomini, che sia chiaro, non si può fare di tutta l’erba un fascio, ma i maschi alpha in circolazione sono davvero
pochi, e quelli che esistono se li sono già accaparrati donne intelligenti che
ci hanno visto lungo.
Cosa vogliono le donne a letto?
- Prestazioni durature e appaganti, non cinque minuti di brio e poi bolla al naso!
- Il raggiungimento del piacere per prime e non uomini che consumano tutto il caricatore prima ancora che loro prendano la mira.
- Il raggiungimento del piacere.
- Gioco e complicità
Forse queste richieste possono sembrare impegnative per alcuni, ma non per tutti, soprattutto se non sei di questo mondo. In Gran Bretagna si è tenuta una
conferenza il cui argomento principale era “Sesso fra umani e robot”, con
tanto di prototipo che probabilmente vedrà la luce e l’inserimento sul mercato
attorno al 2025.
Questi
robot, le cui prestazioni superano di gran lunga quelle degli uomini,
rispondono senza dubbio in maniera positiva alle attese delle donne più
esigenti e c’è anche chi avanza l’ipotesi (neanche così remota, secondo me)
che molte donne potrebbero preferirli agli uomini stessi. In fin dei conti
condividere la vita sessuale con un robot eviterà il rischio di malattie
sessualmente trasmissibili, di gravidanze indesiderate e problemi di infedeltà.
L’informatico
Alan Touring sostiene che nel 2050 si potrà discutere tranquillamente con un
robot senza rendersi conto che è un umanoide.
Questi robot saranno anche sempre pronti per ogni raptus sessuale
delle loro “padrone”, non avranno tempi di recupero, non le lasceranno sul più bello ma le
porteranno alla meta e anche più in là, non cadranno in un sonno eterno
dopo l’amplesso e saranno disponibili anche alle coccole post rapporto, ma
vogliamo mettere un uomo in carne e ossa?
Capisco che dopo questo preambolo il paragone sia difficile e non proprio a
favore del genere umano, ma dove li mettiamo tutti quei dettagli che attivano i
nostri sensi e a volte dirottano la nostra capacità pensante, come l’odore, il sapore, il calore di un altro corpo vicino al nostro, il
suono della voce, l’intensità dello sguardo....
Com’è
possibile che un robot sia più appetibile e interessante di un uomo?
C’è
chi potrebbe dire che, dopo averli provati, tutto il resto è noia (soprattutto
se se lo fa commissionare su misura), ma voglio continuare a fare il tifo per
gli uomini.
Cercate di ripigliarvi però, che le sopracciglia
ad ali di gabbiano, la pancetta che lievita come non ci fosse un domani, la pigrizia gratuita verso ogni tipo di nuovo stimolo uccide sia la fantasia che la creatività sud-ombelicale.
Trovate
la vostra via di mezzo, per favore, tornate a corteggiare, ad accendere il fuoco prima nella testa e poi in tutto il resto, amate la vostra donna come amate voi stessi e se non vi amate abbastanza iniziate a farlo, che per quanto se ne dica, noi siamo noi, e questi robot non sono un cazzo! (Marchese del Grillo docet).
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