lunedì 23 gennaio 2017

Un'ossessione chiamata...Tempo!!





C’è solo una cosa al mondo che non possiamo fermare, ed è il tempo, e con esso l’inesorabile cambiamento che il nostro corpo subisce.

Non ci si pensa quando si ha vent’anni e ci si sente leoni dentro e fuori. Ma quando arriva il fatidico compleanno che apre la porta agli “anta”, tutto cambia.

Si iniziano a fare i primi bilanci, ci si guarda con più attenzione e a volte si cerca di fermare il tempo con metodologie estetiche che hanno come unico risultato quello di deturpare i visi e renderli oltremodo grotteschi. E non è appannaggio solo del mondo dello spettacolo, ma oggi anche di quello comune, che sempre più frequentemente si rivolge alla chirurgia estetica per sembrare più giovane, prosperoso, accattivante, col risultato di diventare a volte dei veri  e propri fenomeni da baraccone.

 Ecco allora zigomi fantascientifici, labbra turgide che #culodigallinagonfiatoconariacompressalevatiproprio#, visi tirati a tal punto che se cede qualcosa succede una strage, e seni duri e alti che mentre ti sistemi il trucco puoi appoggiarci la tazzina del caffè che non si muove neanche col terremoto.

Che poi dico io, quando arriveremo alla terza età e la nostra pelle perderà quella freschezza che solo la giovane età possiede, quelle due bocce attaccate sullo sterno che sfidano la forza di gravità, cosa rappresenteranno? Le labbra turgide e sensuali quando un viso racconta un tempo ormai andato, cosa vogliono ricordare? Che c’è stato un tempo in cui bastava che le muovessimo per far tremare il testosterone mondiale?

Prendersi cura di sé, avere un’alimentazione sana, fare del movimento godendosi però la vita senza diventare schiave di un aspetto che è destinato a modificarsi, è il vero segreto della bellezza di una donna. Assecondare il cambiamento,  leggere in ogni segno del tempo un ricordo, valorizzare la propria figura e scoprire la bellezza insita in ogni età è l’unico modo per rimanere affascinanti a qualunque età.

Certo, le persone dello spettacolo hanno un’ immagine da curare con maggiore attenzione perché come si presentano è parte di quello che offrono, ma spesso perdono il controllo con la realtà, e nella corsa a una freschezza che non gli appartiene più, cadono nel guado dell’esagerazione, dove a forza di ritocchini non sembrano neanche più loro, e l’unico effetto che ottengono è quello del ridicolo.

E’ chiaro che di base c’è una profonda insicurezza personale, perché altrimenti non si spiega. Voler sembrare più giovani per nutrire l’illusione di poter fermare il tempo e meglio sopportare la concorrenza di donne che hanno magari la metà dei loro anni è fantascienza.

Una donna è bella quando vive pienamente e serenamente il suo tempo, quando è sicura che il suo punto di forza è la sua ricchezza personale, data dalle esperienze che ha avuto, dalla maturità che ha raggiunto e dalla piena presenza a se stessa. E’ ovvio che se si prende cura del suo corpo sarà piacente anche in terza età, ma non ne fa un’ossessione.

La cura di sé viaggia di pari passo con l’amore per sé!

Non c’è bisogno di fare grandi cose per essere sempre in ordine e sentirsi bene nella propria pelle. L’attenzione che abbiamo nei nostri confronti è un segno di amore per chi siamo, e un biglietto da visita importante quando interagiamo con altre persone, anche all’interno del nostro nucleo famigliare.

Ma rimango sempre dell’idea che ogni età ha la sua bellezza, filtrata solo in parte dall’aspetto fisico. La personalità e la sicurezza di sè sono qualità imprescindibili per essere sempre belle nonostante il tempo che passa, e se a vent’anni abbiamo un aspetto che parla da solo, a quaranta, cinquanta,  e persino oltre diventiamo donne di spessore, che hanno una storia da raccontare, e un’intensità che a volte arriva molto prima di noi.



Jane Fonda, dall’alto dei suoi settantasette anni ha dichiarato in un’intervista a Vogue, che per lei la “vecchiaia è sempre stata una scala, si guadagna in ricchezza, spirito, anima, saggezza , e si acquisisce l’abilità di essere davvero profondi.[…] Inoltre se si conosce il proprio corpo, il sesso nella terza età può essere il migliore di tutta la vita”.



Qualche tempo fa, per caso, ho visto il film “Calendar Girls”, una rivelazione! Un gruppo di donne “mature” decide di posare senza veli per un calendario e  sostenere, con i proventi della vendita, l’ospedale della loro città. Donne comuni, che riscoprono la loro femminilità, la loro bellezza espressa non più da un corpo tonico ma da uno sguardo intenso, da un sorriso che racconta una vita, dal coraggio di essere donne vere, con i difetti in bella vista ma non per questo insicure o titubanti.

E lì capisci la differenza fra donne e femmine: le prime lo sono a prescindere dall’età, perché sanno chi sono, amano chi sono e non lasciano che il tempo sgretoli le loro certezze, ma considerano ogni periodo della vita un dono e un’opportunità per scoprire lati di sé che magari non conoscevano, e curano il proprio corpo assecondando le necessità mutevoli che l’età prevede. Le seconde rimangono legate a uno stereotipo illusorio che non si adatta al tempo che passa e le fa sentire fuori posto quando non riescono a mantenere standard che solo l’età permette. Queste ultime faranno la felicità di chi struttura il proprio lavoro sulle insicurezze e sulla vendita di fumo, perché se un ritocchino toglie una ruga, la freschezza della giovinezza non è simulabile, e il risultato è a volte imbarazzante.

La bellezza è composta da tanti fattori, che solo in parte sono estetici. Il resto è fatto di consapevolezza, attenzione, accettazione e maturità…ma forse anche queste arriveranno con l’età.


Buon viaggio anime belle…

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