C’è
solo una cosa al mondo che non possiamo fermare, ed è il tempo, e con esso
l’inesorabile cambiamento che il nostro corpo subisce.
Non
ci si pensa quando si ha vent’anni e ci si sente leoni dentro e fuori. Ma
quando arriva il fatidico compleanno che apre la porta agli “anta”, tutto
cambia.
Si
iniziano a fare i primi bilanci, ci si guarda con più attenzione e a volte si
cerca di fermare il tempo con metodologie estetiche che hanno come unico
risultato quello di deturpare i visi e renderli oltremodo grotteschi. E non è
appannaggio solo del mondo dello spettacolo, ma oggi anche di quello comune,
che sempre più frequentemente si rivolge alla chirurgia estetica per sembrare
più giovane, prosperoso, accattivante, col risultato di diventare a volte dei
veri e propri fenomeni da baraccone.
Ecco allora zigomi fantascientifici, labbra
turgide che #culodigallinagonfiatoconariacompressalevatiproprio#, visi tirati a
tal punto che se cede qualcosa succede una strage, e seni duri e alti che
mentre ti sistemi il trucco puoi appoggiarci la tazzina del caffè che non si
muove neanche col terremoto.
Che
poi dico io, quando arriveremo alla terza età e la nostra pelle perderà quella
freschezza che solo la giovane età possiede, quelle due bocce attaccate sullo
sterno che sfidano la forza di gravità, cosa rappresenteranno? Le labbra
turgide e sensuali quando un viso racconta un tempo ormai andato, cosa vogliono
ricordare? Che c’è stato un tempo in cui bastava che le muovessimo per far
tremare il testosterone mondiale?
Prendersi
cura di sé, avere un’alimentazione sana, fare del movimento godendosi però la
vita senza diventare schiave di un aspetto che è destinato a modificarsi, è il
vero segreto della bellezza di una donna. Assecondare il cambiamento, leggere in ogni segno del tempo un ricordo,
valorizzare la propria figura e scoprire la bellezza insita in ogni età è
l’unico modo per rimanere affascinanti a qualunque età.
Certo,
le persone dello spettacolo hanno un’ immagine da curare con maggiore
attenzione perché come si presentano è parte di quello che offrono, ma spesso
perdono il controllo con la realtà, e nella corsa a una freschezza che non gli
appartiene più, cadono nel guado dell’esagerazione, dove a forza di ritocchini
non sembrano neanche più loro, e l’unico effetto che ottengono è quello del
ridicolo.
E’
chiaro che di base c’è una profonda insicurezza personale, perché altrimenti
non si spiega. Voler sembrare più giovani per nutrire l’illusione di poter
fermare il tempo e meglio sopportare la concorrenza di donne che hanno magari
la metà dei loro anni è fantascienza.
Una
donna è bella quando vive pienamente e serenamente il suo tempo, quando è
sicura che il suo punto di forza è la sua ricchezza personale, data dalle esperienze
che ha avuto, dalla maturità che ha raggiunto e dalla piena presenza a se
stessa. E’ ovvio che se si prende cura del suo corpo sarà piacente anche in
terza età, ma non ne fa un’ossessione.
La cura di
sé viaggia di pari passo con l’amore per sé!
Non
c’è bisogno di fare grandi cose per essere sempre in ordine e sentirsi bene
nella propria pelle. L’attenzione che abbiamo nei nostri confronti è un segno
di amore per chi siamo, e un biglietto da visita importante quando interagiamo
con altre persone, anche all’interno del nostro nucleo famigliare.
Ma
rimango sempre dell’idea che ogni età ha la sua bellezza, filtrata solo in
parte dall’aspetto fisico. La personalità e la sicurezza di sè sono qualità
imprescindibili per essere sempre belle nonostante il tempo che passa, e se a
vent’anni abbiamo un aspetto che parla da solo, a quaranta, cinquanta, e persino oltre diventiamo donne di spessore,
che hanno una storia da raccontare, e un’intensità che a volte arriva molto
prima di noi.
Jane
Fonda, dall’alto dei suoi settantasette anni ha dichiarato in un’intervista a
Vogue, che per lei la “vecchiaia è sempre stata una scala, si guadagna in
ricchezza, spirito, anima, saggezza , e si acquisisce l’abilità di essere
davvero profondi.[…] Inoltre se si conosce il proprio corpo, il sesso nella
terza età può essere il migliore di tutta la vita”.
Qualche
tempo fa, per caso, ho visto il film “Calendar Girls”, una rivelazione! Un gruppo
di donne “mature” decide di posare senza veli per un calendario e sostenere, con i proventi della vendita,
l’ospedale della loro città. Donne comuni, che riscoprono la loro femminilità,
la loro bellezza espressa non più da un corpo tonico ma da uno sguardo intenso,
da un sorriso che racconta una vita, dal coraggio di essere donne vere, con i
difetti in bella vista ma non per questo insicure o titubanti.
E
lì capisci la differenza fra donne e femmine: le prime lo sono a prescindere
dall’età, perché sanno chi sono, amano chi sono e non lasciano che il tempo
sgretoli le loro certezze, ma considerano ogni periodo della vita un dono e
un’opportunità per scoprire lati di sé che magari non conoscevano, e curano il
proprio corpo assecondando le necessità mutevoli che l’età prevede. Le seconde
rimangono legate a uno stereotipo illusorio che non si adatta al tempo che
passa e le fa sentire fuori posto quando non riescono a mantenere standard che
solo l’età permette. Queste ultime faranno la felicità di chi struttura il proprio
lavoro sulle insicurezze e sulla vendita di fumo, perché se un ritocchino
toglie una ruga, la freschezza della giovinezza non è simulabile, e il
risultato è a volte imbarazzante.
La
bellezza è composta da tanti fattori, che solo in parte sono estetici. Il resto
è fatto di consapevolezza, attenzione, accettazione e maturità…ma forse anche
queste arriveranno con l’età.
Buon
viaggio anime belle…
Nessun commento:
Posta un commento