venerdì 13 gennaio 2017

Fottiti....fottiti...fottiMI!





Con queste parole Carrie Bradshaw, protagonista del serial cult Sex and the City cerca di resistere al suo grande amore che torna da lei dopo aver capito di aver commesso un errore a lasciarla e aver compreso di amarla soprattutto e sopra..tutte!

Lei cerca di fare resistenza inizialmente, perché ha finalmente trovato un equilibro col suo nuovo uomo, il ragazzo che tutte vorrebbero, bello, onesto, dolce, fedele, con le idee chiare su quello che vuole e certo che fra queste cose lei sia la più importante. Eppure davanti a Mr.Big  tutto ciò che credeva è andato a farsi...“fottere”.

La chimica fisica che si scatena fra loro è qualcosa che non si può controllare, che va oltre ogni ferita, oltre ogni incomprensione, oltre le lacrime e il desiderio di mandarlo a quel paese per tutte le volte che l’ha fatta a pezzi con la sua immaturità e incapacità di essere maschio alpha invece di bimbo minkia! 

E in un attimo perde la testa, lo  ama come mai, abbandonandosi anima e corpo a quell’energia che non si spiega ma lega due persone oltre ogni immaginazione.

In un momento storico in cui la parola “Energia” cerca di spiegare tutto ma a volte non spiega niente ( un po’ come lo stress, che viene additato come la causa di tutto, persino del crollo della borsa!), la chimica che scatta fra due persone, che offusca la mente e a volte dirotta il buon senso, come viene catalogata?

E’ forse una forma di amore in incognito? O forse la parte più sconveniente del desiderio di entrare in contatto con qualcuno che sentiamo affine a noi? E non parlo dell’attrazione fisica che può scattare fra due persone ma che poi lascia il tempo che trova, questa bene o male rientra in situazioni normali. 
Quante volte abbiamo incontrato qualcuno che ha punzecchiato i nostri pensieri più nascosti o che ha stimolato la nostra fantasia, per poi scemare però nel tempo?

Parlo di quella sensazione sottopelle che non muore mai, che ci lega a pochissime persone, a volte in maniera così intensa a una o nessuna nel corso della vita, ma quando succede è come una memoria cellulare che si attiva ogni volta che quella persona si riavvicina alla nostra vita. Tutto in noi resetta la lontananza ed è come se non fosse passato nemmeno un secondo dall’ultimo incontro. Quest’attrazione oltrepassa la barriera dello spazio e del tempo, è un linguaggio in codice che non può essere craccato e che ci fa riconoscere fra un milione di persone. E quella persona entra in circolo, e nonostante gli sforzi per allontanarla o dimenticarla basta un niente per farla rientrare in gioco. Uno sguardo, una mano che ci sfiora, il battito del cuore che aumenta...ed è di nuovo il turbinio dei sensi.

L’odore, il calore, l’energia (passatemela) che emana qualcuno che cerca proprio noi è inconfondibile, è come ritrovare qualcosa che cercavamo a volte senza saperlo, e poi non si è più uguali.
Nessun altro per quanto bello, intelligente, sexy, e via dicendo, può riproporre quel fuoco che incendia ogni parte di noi e ci fa sentire in Paradiso o all’inferno in un istante.

In un mondo in cui la spiritualità viene ostentata in ogni ambiente e viene chiamata in causa per ogni cosa, dove la mettiamo questa energia così potente e a volte difficilmente gestibile, che lega due individui lo malgrado per tutta la vita? Perché è così, anche se le strade si dividono e ognuno fa le sue scelte quel legame non si spezzerà mai, e si riaccenderà come niente fosse alla prima occasione. Se ci si vuole da morire una volta, ci si vorrà da morire sempre, perché c’è una memoria dentro di noi, nell’acqua di cui siamo formati, nella carne che arde di desiderio e nelle anime che si rincorrono nel tempo per ritrovare quel fuoco che riempie e fa sentire terribilmente vivi.

Non voglio parlare qui dell’aspetto patologico di certe situazioni, che non sono più attrazioni ma dipendenze, né tantomeno dei risvolti tragici di certe ossessioni, in primis perché la cronaca racconta ogni giorno la tragicità della follia umana, e in secondo luogo perché voglio analizzare solo l’aspetto più romantico e “sano” di certe emozioni, che nascono non si sa dove ma guidano le nostre scelte e a volte la nostra vita, pur fra errori e tentativi di redenzione.

Quante volte si sente di persone che si erano amate anni prima e poi si ritrovano dopo dieci, vent’anni, ed è tutto come il primo giorno? Feeling mentale uguale, attrazione fisica identica se non maggiore, una timidezza nell’approccio data non dal timore di non piacere più ma dal rispetto per quel sentimento e quel desiderio di abbandono che non è mai cambiato.

Il nostro corpo arriva prima della mente, perché non mediato,non influenzato, non ingannato. Riconosce, vuole, sceglie.

Ci sono attrazioni che dicono molto di noi, che ci mettono di fronte a uno specchio e ci obbligano a guardare dentro, che ci parlano di bisogni inespressi ma necessari, di desideri inconfessati a volte anche a noi stessi.

E poi ci sono quelle attrazioni che ti cambiano la vita, la testa, il modo di guardare il mondo, che fanno sorridere, pensare, aspettare, fanculizzare e poi tornare

In un mondo in cui tutto deve essere spiegato, c’è ancora qualcosa che sfugge alle definizioni, alla logica e al controllo.

E allora fottiti….fottiti…fottimi!

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