mercoledì 28 marzo 2018

Oltre lo sguardo..

Immagini di Patricia Quinto Cotarate Photographer

Basta camminare sulla battigia per capire che il mare è la più grande allegoria della vita esistente.

Calmo, increspato e in tempesta, mosso, imprevedibile e profondo. 
La vita è così, a volte inquieta e burrascosa, altre volte calma e fluida, ma mai ferma, anche quando sembra piatta.

Sarà il profumo che emana, la schiuma che si forma quando le onde arrivano a riva per poi tornare indietro, sarà che è il mare che abbiamo dentro a creare le nostre tempeste, ma nessun elemento naturale racconta la vita come “lui”.




Osservo i sassi, uno vicino all’altro, e penso che siamo tutti sulla stessa barca, tutti esposti alla marea, agli eventi che travolgono le nostre esistenze e ci cambiano per sempre.

Possiamo essere anche grandi e spigolosi, ma la vita smussa gli angoli ed erode le nostre certezze, creando nuove spazi di crescita e adattamento.


A volte crediamo di non uscirne vivi, di rimanere seppelliti dall’impetuosità degli eventi, e invece come la Fenice, rinasciamo dalle nostre ceneri, con qualche cicatrice forse e un bagaglio di lezioni che non dimenticheremo mai, ma rinasciamo ancora, il primo giorno del resto della nostra vita. 

Il tempo passa, si formano nuovi equilibri, quello che credevamo ci avrebbe sommerso in realtà ci ha insegnato a respirare sott’acqua.


E torniamo a camminare per le vie del mondo fino alla prossima onda che nel bene e nel male ci fornirà nuova spunti di crescita ed evoluzione.
Con una consapevolezza in più, però, quella che non siamo soli a percorrere il viaggio, che siamo tutti uniti da un destino comune, che è quello di resistere alle avversità, di adattarsi ai cambiamenti, e di essere fluidi come l’acqua fra gli scogli, che si infrange inizialmente, ma poi si fa strada in ogni anfratto.
Fluidi e allo stesso tempo solidi come i sassi fra la schiuma profumata, che vengono travolti ma non si spostano mai.



Come in alto così in basso, dice un vecchio adagio, il cielo che a volte si confonde col mare, il mare che sconfina nell'orizzonte, i confini che non esistono più, e presenze che si fanno vedere solo per un istante, per ricordare che ciò che non si vede non significa non esista, e che siamo un tutt’Uno col mondo che ci circonda. 





Grazie a Patricia Quinto Cotarate, fotografa dotata di grande  talento e sensibilità per le splendide immagini che colgono con precisione e maestria i messaggi dell'Universo.
E grazie soprattutto per aver scelto me per questo progetto che insegna a spingersi "OLTRE LO SGUARDO", risvegliando quel sentire profondo che ci ricorda di essere parte di qualcosa di più grande.
Il suo talento e la sua amicizia sono per me un grande dono e fonte di crescita e stupore continuo.

Con gratitudine...




lunedì 5 marzo 2018

L'Amore è per la gente vera...







C'è una mia cara amica, P., una donna in cerca dell'amore, quello che consuma, sconveniente, folle, autentico.

Non cerca l'uomo perfetto, ma l'uomo che la sappia amare come lei ha bisogno di essere amata.
Un uomo onesto, cazzo, corretto, che non si nasconde dietro a scuse infantili se non è coinvolto, se non si vuole impegnare, se non vuole condividere niente che non sia sesso occasionale per passare il tempo e ingannare l'attesa di questa vita.
Lei è una donna "tonda", piena di sentimento, di cuore, di desiderio di condividere il tempo, lo spazio, le sue passioni con un uomo che non  sia solo all'altezza delle aspettative che ha, ma che le superi prepotentemente con la forza di una personalità matura e travolgente.

E poi c'è S, vulcanica e godereccia, che dopo la triste fine di un matrimonio che credeva basato sulla sincerità (che ha scoperto in seguito essere solo la sua) cerca un uomo col quale ridere, col quale confidarsi, che sia un buon amico e un uomo trasparente, da cui non aspettarsi sorprese, che se dice sì è sì, no è no, non mi interessa non gli interessa, ci voglio provare ci prova davvero. 
Un uomo "vero", nel senso di autentico, che si assume la responsabilità delle sue parole e che alle stesse fa seguire i fatti. Un bipede dotato di coerenza e intelligenza.

Non bisogna mica essere dei supereroi, basta essere onesti, e avere il coraggio di parlare chiaro e non nascondersi dietro a un dito di menzogne che poi diventano un muro che non si abbatte più. Anche perchè le bugie si sentono e lasciano dentro un'amarezza tale da deludere anche l'animo più gioioso.
Il problema è che tutti vogliono sembrare perfetti agli occhi degli altri, e tessono tele di finte verità che prima o poi crollano come castelli sulla sabbia. 

Sapete cosa penso? Che le persone che vogliono le stesse cose esitano ma non riescano ad incontrarsi, perchè sono così impegnate a cercare di essere qualcuno che non sono per piacere a qualcun altro che fa la stessa cosa, che non si ricordano più chi sono davvero e finiscono per perdersi completamente, senza sapere che ciò che stavano cercando era proprio davanti ai loro occhi ma non lo avevano riconosciuto.

E a volte il nostro bisogno di amore ci inganna, creando un miraggio che solo col tempo si mostra per quello che è: un'illusione.
E' come se l'imperativo principe quando si conosce qualcuno sia quello di far vedere ciò che vorremmo essere ma che in realtà non siamo, la migliore versione di un noi ipotetico, il meglio del meglio che c'è in circolazione  senza sbavature.
Ma non è così, la perfezione non esiste, e il cielo ce ne scampi! I difetti, le mancanze, i limiti, le difficoltà sono il sale di un rapporto, il mattoncino su cui costruire una relazione onesta, in cui le zone d'ombra non diventano buchi neri che ci inghiottono per sputarci poi altrove, ma un'occasione di crescita e l'opportunità per creare un'intimità autentica e profonda.

Ho l'impressione però che oggigiorno nessuno abbia più voglia di investire davvero in una relazione. Tutto rimane superficiale, nessun coinvolgimento vero, appena si paventa la possibilità di legarsi a qualcuno si tira il freno a mano e si cambia direzione.
E dire che quando le emozioni ci travolgono la vita sembra assumere un altro sapore, tutto diventa degno di essere vissuto, un film di cui scrivere ogni giorno una scena nuova ed avvincente.
E invece si vive in punta di piedi, attenti a non sconvolgere falsi equilibri tristi, a non permettere a nessuno di vedere oltre la coltre grigia delle nostre paure. Una farsa continua, che a forza di essere recitata finiamo per credere sia la realtà.

Ma se non ci mostriamo veramente per quello che siamo, nessuno potrà amarci davvero sinceramente. Non dobbiamo fingere di volere qualcosa o essere diversi da ciò che siamo per piacere a qualcuno. Se lui o lei non ci apprezza, ci sarà qualcun altro che lo farà. E invece la paura di restare soli e di non essere all'altezza delle situazioni ci porta spesso ad indossare una maschera che poi diventa una gabbia che non riusciamo a togliere più.

Il bisogno di Amore ci rende fragili e sottolinea una profonda insicurezza personale che ci fa sentire "NON ABBASTANZA".

Ma per avere cose mai avute bisogna fare cose mai fatte.

Quindi, per avere un Amore vero bisogna essere come ciò che desideriamo, autentici, senza compromessi, senza accontentarsi, senza paura.

Un grande amore prevede un grosso rischio, tutto dipende da quanto lo desideriamo e da quanto siamo disposti a metterci in gioco. E se capiamo che chi abbiamo davanti non viaggia con noi, cambiamo treno, cambiamo destinazione, andiamo per la nostra strada, prima o poi il giusto compagno di viaggio arriverà, non sprechiamo tempo prezioso che non tornerà più.

Per un viaggio che faccia davvero la differenza ci vuole coraggio, il coraggio di essere trasparenti, vulnerabili e disposti a vivere la vita col piede sull'acceleratore, sempre.

La vita è una, e far finta di viverla è il peggior torto che possiamo fare a noi stessi.
Pensiamoci.