C’è
un detto che dice”prima il dovere poi il piacere”, ma i ritmi di oggi sono
talmente frenetici che ho l’impressione che questo adagio si sia trasformato in
“Prima il dovere e poi ancora quello!”.
Il
termine dovere è diventato ormai il
padrone indiscusso della nostra vita, relegando in fondo alla fila volere e soprattutto piacere.
Dobbiamo
essere i migliori al lavoro, costanti e disciplinati in palestra, in perfetta
forma fisica, mai trasandati, sempre al top. Dobbiamo svegliarci presto per far
tutto in tempo, dobbiamo fare colazione velocemente e in maniera sana ,
dobbiamo vestirci sempre alla moda, dobbiamo avere figli super impegnati e
possibilmente geniali, dobbiamo essere sempre un gradino sopra o alla pari
degli altri, mai un fanalino di coda (rispetto a chi poi?).
Peccato
che una vita scandita dal dovere sia una farsa. E’ come se inserissimo il
pilota automatico e lasciassimo che fossero le situazioni a scandire i ritmi e
non noi. Quando osservo le persone mi accorgo che c’è un esercito di replicanti
lì fuori che non si rende conto di sopravvivere invece che di vivere. Fanno
tutti le stesse cose, si vestono allo stessa maniera, riempiono il tempo con le
stesse situazioni e non si fermano mai a chiedersi se tutto questo è davvero quello
che vogliono.
Poi succede qualcosa nella vita che li mette davanti alla realtà
delle cose, e di solito non è mai un avvenimento piacevole, e questo perché senza
un punto di rottura non ci si rende conto di andare avanti come automi
lasciando ai nostri doveri il timone
della nostra vita.
Ecco
allora che il tempo assume un altro valore, che apriamo gli occhi sulla vita
come se ci fossimo svegliati da un lungo sonno, e finalmente vediamo, e vediamo
cose che sono sempre state sotto i nostri occhi ma che nel moto fagocitante
della nostra vita non notavamo più.
Quando un ritmo scandito dagli orari o
dagli impegni di vario genere si arresta improvvisamente, come in ferie per
esempio, la maggior parte della persone va in panico, perché non è abituata a
fare ciò che vuole,ma solo che ciò che deve. E pensare che c’è un mondo di
piccole cose che danno un piacere immenso se solo ci permettessimo di viverle
pienamente, e sono le più semplici.
Ho
fatto una domanda tempo fa ad alcuni amici, una domanda che può sembrare banale
ma che rende l’idea di come non prestiamo attenzione a ciò che facciamo: “Cosa
fate la domenica mattina quando siete a casa dal lavoro?”
Le
risposte sono state varie ma tutte estremamente superficiali: mi alzo, faccio
colazione, mi rilasso un po’, vado a fare un giro in bici, pulisco casa. Allora
ho chiesto di essere più specifici, chiedendo:”cosa fate appena aprite gli
occhi?”. Anche qui le risposte sono state veloci, cioè mi alzo, faccio la
doccia, faccio colazione, mi vesto e vado a correre”.
Non riuscivano a capire
dove volessi arrivare, e sono rimasti stupiti e pensierosi quando hanno girato
a me la stessa domanda. Ho risposto: appena apro gli occhi rimango nel letto, e
mi godo la sensazione di piacere che ho nel poter rimanere al caldino più del
solito. Muovo i piedi, le braccia, mi stiro ed ascolto i rumori che vengono da
fuori, le macchine che passano lungo la strada, gli uccellini, e guardo la luce
che filtra dalla finestra, i piccoli granelli di polvere che fanno quello
strano effetto nebbia quando il sole arriva e illumina il buio della stanza. E
così via descrivendo quello che facevo nei minimi particolari, spiegando loro
che questo è stare nel presente, essere consapevoli di ogni minima cosa che si
fa, e che nel momento in cui l’attenzione si sposta dal turbinio di situazioni
che abbiamo intorno alle nostre azioni, si apre un mondo, quello di tanti
piccoli piaceri che non notiamo più ma che fanno la differenza in una giornata,
in un’ora, in un minuto.
Pensate
soltanto al caffè della mattina. Oggi si prende di corsa, neanche si fa più
caso se è buono o no, a meno che non faccia proprio schifo, e anche quando
abbiamo il tempo per vivere questo rituale col rispetto che merita e che noi meritiamo
perché è un piacere, non lo facciamo più.
Domenica
mattina, dopo esservi alzati, preparatevi un buon caffè, sedetevi comodamente
sul divano, aprite le finestre o andate sul terrazzo se lo avete, respirate a
pieni polmoni e poi annusate il vostro caffè prima di sorseggiarlo. Non
bevetelo alla goccia come farebbero gli alpini con la grappa, senza rendervi
conto che quello che state facendo è regalarvi un momento di puro piacere,
siate consapevoli delle piccole grandi cose che allietano la nostra giornata ,
e la stessa consapevolezza mettetela in tutte le altre cose, senza pensare a
quello che dovete fare, ma solo a quello che volete e vi fa piacere fare. Anche
il Signore si è riposato il settimo giorno, e se lo ha fatto Lui…!
Prendete
i vostri figli e fate una passeggiata con loro, sentite l’aria fresca sul viso,
annusate gli odori che avete intorno, ascoltate i rumori della natura se andate
al parco, o il rumore del mare se fate una passeggiata sulla spiaggia, il suono
delle risate, il calore del sole sulla pelle.
Camminate scalzi e sentite la
terra sotto i piedi, non vivete inconsapevoli di cosa avete intorno, del mondo
in cui siete immersi, la vita non può passare così, senza essere notata , perché
domani ci sveglieremo e saranno passati anni senza averli vissuti davvero.
I
piccoli piaceri della vita sono in realtà gli indicatori del nostro cammino,
sono quei passepartout che anche nei momenti più difficili ci lanciano una fune
per non sprofondare nelle sabbie mobili, e sono tantissimi, anche molto
personali. Un massaggio, una passeggiata, un buon caffè con un amico, un
tramonto, una cena in famiglia in cui si mangia ciò che si è cucinato insieme,
un pisolino sul divano, la lettura di un buon libro,un bicchiere di vino, un
momento di amore vissuto con trasporto e passione, e così via, con la
consapevolezza però di ciò che state facendo, sentendo che ci siete con tutto
voi stessi in quel momento.
Sembra
facile e scontato, ma non lo è.
Sembra
altresì banale e stupido, ma non lo è.
Vi
stupirete di quante cose fate senza notarle neppure, pensando sempre a qualcos'altro
tranne a ciò che state facendo, e la vita diventerà più interessante, ricca e fonte
continua di stupore.
Non
affannatevi, cercate di fare le cose in maniera più rilassata, più leggera,
prendete tutto meno sul serio e sul personale, tanto la vita accade comunque.
Siate
solo consapevoli delle piccole e grandi cose che scegliete di fare, siate i
protagonisti della vostra vita e non le controfigure.